Martedì 2 Marzo 2021 FUTURE SHOPPER E RETAIL: QUALE SARÀ LO SCENARIO DEL FUTURO?

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Il nuovo consumatore consapevole e le strategie del mercato, la shopping experience post pandemica e l’esigenza di personalizzazione: la parola ai player del settore nel live talk di Expo Riva Schuh

Condivisione dei valori, personalizzazione, creazione di esperienze positive: sono questi i key driver sui quali retailer e brand devono puntare per intercettare i nuovi consumatori dell’era post-pandemica. Che sono più consapevoli e responsabili, convinti sostenitori di uno slow shopping che vede come vitale la comunità di appartenenza ma, al contempo, sono dipendenti dalle tecnologie digitali che rendono la shopping experience indipendente e puntata su un futuro che, al netto di tutto, viene considerato positivo.

Uno scenario in movimento e molto articolato che è stato analizzato dal live talk “The Future Shopper” del palinsesto di Expo Riva Schuh e Gardabags che ha avuto come protagonisti Enrico Cietta, CEO di Diomedea, Maria Eugenia Errobidarte, senior consultant di WSGN, Karin Zaghi, Associate Professor of Practice of Channel & Retail ed Emanuela Prandelli, direttrice del Fashion, Design & Experience Management Master di SDA Bocconi.
Quanto ne è emerso ha tutto l’aspetto di una sfida alla quale i protagonisti del mercato sono chiamati a rispondere in maniera sempre più autorevole e, soprattutto, puntando su quei valori che non si esauriscono in un semplice storytelling ma che diventano fortemente connotanti e si traducono in azioni destinate al successo. Un atteggiamento propositivo cui, a fianco della sostenibilità del prodotto, vanno di pari passo responsabilità sociale, rispetto di persone e comunità, decise scelte di campo in un impegno concreto che è il metro di lettura della Generazione Z, di cui fa parte il consumer del futuro.

Nel corso del dibattito, poi, sempre in termini di consumo responsabile, si è imposto il ruolo di primo piano del second hand, un mercato che si prevede deterrà, nel 2030, una quota del 15% dei consumi e che costituisce per i brand una opportunità di entry point al mercato primario.

E non è tutto.  Il successo del retail nell’intercettare i consumatori del futuro, a detta di quanto emerso, dovrà basarsi sulla personalizzazione di prodotti e servizi, per offrire una esperienza di shopping quanto più esclusiva possibile: complici le tecnologie digitali, sarà necessario ingaggiare con il consumatore un dialogo completamente targettizzato, offrire una esperienza carica di valori emotivi, puntare alla fidelizzazione e sul valore emotivo dell’acquisto.

Il periodo pandemico, poi, ha portato in primo piano il cambiamento delle abitudini di consumo, destinate a rimanere immutate nel tempo, in cui quel corredo di tecnologia digitale in grado di assicurare performance e sicurezza insieme – corredato da norme igieniche e soluzioni sicure- farà sempre più la differenza nei punti di vendita fisici. Che, per rimanere competitivi, oltre a essere debitamente integrati con il canale online, dovranno suscitare un atteggiamento positivo nel consumatore, che passerà da soluzioni di intrattenimento come i dreamscapes a relazioni personali più mirate direttamente sul punto vendita.


Ufficio stampa Expo Riva Schuh & Gardabags
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