Martedì 29 Novembre 2022 LA TRACCIABILITÀ È L’UNICA STRADA PER UNA SOSTENIBILITÀ SOSTENIBILE

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Solo strutturando un terreno comune riguardo un sistema di tracciabilità condiviso dall’intero settore calzature e pelletteria sarà possibile, per le aziende produttive dell’intera filiera, percorrere un serio e comparabile cammino verso la sostenibilità che sia di aiuto a compratori e consumatori nel valutare i propri acquisti.

Expo Riva Schuh & Gardabags si propongono di aiutare il settore mettendo a disposizione la propria influenza ‘culturale’ e il proprio network internazionale. Obiettivo: far sì che i professionisti del settore che studiano i temi legati alla tracciabilità e gli attori della filiera produttiva si accordino su parametri e strategie condivise in grado di guidare il percorso a tappe verso prodotti sempre più attenti alla salute del pianeta e al benessere sociale ed economico delle persone.


Riva del Garda, 29 novembre 2022

“I due termini sostenibilità e tracciabilità sono spesso utilizzati come sinonimi, anche se sinonimi non sono. Pur abitando uno spazio contiguo, ritengo la tracciabilità propedeutica a realizzare un percorso di sostenibilità sensato e sostenibile per le aziende che producono calzature e pelletteria”. Questo il pensiero di Enrico Cietta, Amministratore Delegato di Diomedea e Presidente del Comitato Scientifico di Expo Riva Schuh & Gardabags, da oltre 20 anni economista impegnato in ricerche e consulenza strategica nel settore moda e nelle industrie creative.


I PROBLEMI DELLA SOSTENIBILITÀ

La sostenibilità presenta due problemi su tutti. Il primo: non esiste un'azienda sostenibile sotto ogni singolo aspetto. La sostenibilità, per come è stata interpretata fino a oggi, prevede un approccio per temi (siano essi l’uso di acqua, di energia, di chimica, di sostanze da riciclo, di politiche del lavoro e via dicendo). “È evidente che un approccio di questo tipo è l'unico possibile nello stadio iniziale di trasformazione di un settore - spiega Cietta -, ma non è applicabile in una fase matura poiché presenta diversi ed evidenti limiti. Un approccio segmentato, infatti, non permette di ottimizzare i costi o di condividerli con altri operatori del settore; quindi, genera ulteriori aggravi organizzativi e finanziari che non è possibile assorbire”.

Il secondo problema della sostenibilità riguarda l'eccesso di certificazioni. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria proliferazione incontrollata di enti e sistemi di certificazione. “Anche questo fenomeno genera frammentazione e confusione rendendo quasi impossibile al mondo della produzione adeguarsi alle singole e variegate richieste che ogni marchio può avanzare”, sottolinea Cietta.

Lamancanza di un percorso condiviso dall’intero settore moda internazionale e l’assenza di standard comuni comporta che l'intera filiera del valore sia obbligata ad affrontare investimenti e sviluppare strategie che non favoriscono la crescita di soluzioni sostenibili, bensì l’aumento delle spese e il caos organizzativo, oltre al non potersi presentare ai compratori o ai consumatori con una comunicazione chiara, univoca e quindi comparabile.


LA TRACCIABILITÀ COME SOLUZIONE

Per uscire dall’impasse Enrico Cietta, d’accordo con il Comitato Scientifico di Expo Riva Schuh, suggerisce di puntare sulla tracciabilità, e di interpretare i tanti temi connessi alla sostenibilità a partire da un sistema di tracciabilità univoco e trasparente. Un sistema che consenta via via di implementare i parametri chiave che permetterebbero a tutte le aziende della filiera moda internazionale di intraprendere un percorso a tappe verso collezioni sempre più sostenibili, senza temere sorprese o richieste inattese. Un sistema a cui potrebbero riferirsi anche buyer e consumatori, così da formarsi un’idea chiara riguardo il portato sostenibile di ogni prodotto.

Un sistema che non implicherebbe per le aziende solamente un costo; infatti, consentirebbe loro di disporre di dati chiari da analizzare per ottimizzare i processi.

“La tracciabilità è l'approccio essenziale per consentire un orientamento ampio e onnicomprensivo al tema sostenibilità. Cosa intendiamo per tracciabilità? Un sistema di informazioni legato alla catena del valore che funga da collettore di dati predeterminati e regolamentati”.

Fino a oggi si è ragionato più per best practices, individuate dal marketing di ogni singola azienda e non connesse alle necessità del settore e dell'intera filiera. L’adozione di un sistema di tracciabilità condiviso aiuterebbe il comparto a operare un salto evolutivo: “Bisogna passare da un approccio Company Specific a uno Industry Specific. Bisogna puntare non tanto a far diventare il settore sostenibile in quanto composto da tante aziende sostenibili, ma immaginare e realizzare un sistema industriale sostenibile che consenta alle aziende di aderirvi”.

Un esempio concreto: se una scarpa è composta da circa 60 materiali, realizzati da quasi altrettante aziende, e per ogni parte devo determinarne il portato sostenibile, così da assegnare un passaporto di sostenibilità chiaro e trasparente a ogni prodotto finito, è assurdo immaginare che tale sfida non avvenga sulla base di un approccio univoco e condiviso dall’intera filiera. Armonizzare ogni volta certificazioni diverse e dati non omogenei sarebbe inconcludente, oltre che dispendioso.


EXPO RIVA SCHUH & GARDABAGS E LA TRACCIABILITÀ

La fiera rivana, attraverso il lavoro del Comitato Scientifico, si fa cassa di risonanza di questa idea più matura di sostenibilità e promuove una filiera tracciabile. Non desidera mettere in evidenza le buone pratiche delle singole aziende, ma lavorare perché si giunga a un sistema condiviso dal settore e fornire, così, una linea guida per tutte le aziende.

“Expo Riva Schuh & Gardabags intende individuare alcuni partner tecnici e un gruppo selezionato di aziende. Un team di lavoro che sarà chiamato a determinare quei principi di tracciabilità che potrebbero identificare con trasparenza il livello di sostenibilità di ogni azienda”, anticipa Cietta.

Perché una fiera dovrebbe occuparsi di tali tematiche? “Perché è forse l’unico soggetto indipendente in grado di radunare intorno a sé tutta la filiera a livello internazionale. Al contrario dei singoli imprenditori o delle associazioni, nazionali come sovranazionali, possiede una leva competitiva non indifferente: essere piattaforma di promozione, comunicazione e business, quindi interlocutore chiave del mercato. Quando una fiera come Expo Riva Schuh & Gardabags si impegna a fornire ai compratori informazioni chiare e confrontabili riguardo il livello di sostenibilità di aziende e collezioni, lancia un segnale forte a tutto il settore che sarà sempre più incentivato a investire in sostenibilità. La fiera si fa strumento di diffusione culturale rendendo la sostenibilità una potente arma competitiva”.

La strategia pensata da Expo Riva Schuh & Gardabags non prevede che la manifestazione diventi un ente certificatore o lo sviluppatore di una piattaforma per la tracciabilità, ma vuole mettere insieme e far dialogare i soggetti che quello fanno di mestiere con le aziende del comparto. Costruire, così, un percorso condiviso che, attraverso lo strumento tracciabilità, conduca alla sostenibilità dell’intera industria della calzatura e della pelletteria.